la pergamena

La pergamena, detta anche cartapecora o carta pecudina, è una membrana ricavata dalla pelle di animale (agnello o vitello) non conciata e composta di collagene. Presenta una struttura coriacea ed elastica, per cui il degrado non avviene frequentemente. Fu utilizzata come supporto scrittorio fino al XIV secolo, quando venne gradatamente soppiantata dalla carta di canapa o d’altre fibre tessili.

La pergamena (membrana in latino)  prende il nome dalla città di Pergamo dove, secondo la tradizione, sarebbe stata inventata attorno al II secolo a.C., come sostituto del papiro.

Nel mondo antico la pergamena non ebbe comunque grande diffusione, a causa della concorrenza del papiro, prodotto molto più abbondante e meno costoso. Soltanto a partire dalla tarda antichità (V secolo) la diffusione della pergamena sembrò aumentare fino a diventare il principale supporto scrittorio durante il Medioevo e prima di essere sostituita definitivamente dalla carta.
Sembra esistere una correlazione tra l’area geografica di provenienza dei pergamena medievali e la specie animale utilizzata. In particolare, mentre in Italia e nel resto del bacino del Mediterraneo era diffuso l’uso di pelli di provenienza ovina o caprina, in Irlanda e Inghilterra si preferivano pelli bovine.
Bisogna tener presente che potevano esistere diverse qualità di pergamena, più o meno spessa, ruvida e chiara. A seconda dell’uso un prodotto poteva essere preferito all’altro. Quindi, mentre per le pergamene destinate alla legatoria erano più spesse e scure, quelle utilizzate per la scrittura di testi erano generalmente più chiare e sottili. Per documenti di particolare rilevanza erano utilizzate pergamene molto bianche e sottili ricavate dal trattamento di pelli di animali giovanissimi o nati morti.
Un aspetto tecnico interessante è la possibilità di tingere la pergamena. Così nell’Alto Medioevo furono prodotte pergamene purpuree, utilizzate per la scrittura di libri o documenti particolarmente solenni redatti con inchiostri d’argento o d’oro.
A partire dal XIII secolo, la diffusione della carta in Europa ha notevolmente ridotto l’uso della pergamena nell’ambito scrittorio librario, ma nella grande maggioranza dei documenti pubblici emessi da sovrani, imperatori e papi continuarono ad essere scritti su questo supporto ben oltre la fine del XIX secolo. E, anche se più raramente, la stessa pergamena fu utilizzata anche per la tipografia almeno fino alla fine del XIX secolo.

Tratto da Wikipedia